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Catholic Institute, Floriana
5th May 2017
Grazie per la sua riflessione, giustamente chiamata dal Nunzio Mons. Spiteri, una meditazione. Io vorrei ringrazziarla perché ci ha portato una parola vissuta: una testimonianza. Ci ha fatto capire quello che dice in modo così plateale il Beato Paulo VI nell’Evangelio Nuntiandi: che il mondo d’oggi volontieri ascolta i testimoni, quelli che non solo hanno la parola ma vivono la parola. Noi vogliamo anche ringrazziare Lei e anche il Movimento Focolare per questa esperienza di un’unità vissuta, che non solo appaga la nostra sete per l’unità ma ci fa venire più sete per unità, più volte.
Bħala l-Isqof nixtieq ngħidlek “grazzi” għaliex il-kelma tiegħek hija profezija attwali u urġenti għalina. Aħna nitkellmu fuq l-ekumeniżmu, aħna belt ta’ 400,000 ruħ, nafu ħafna lil xulxin, nafu l-preġji ta’ xulxin u nafu wkoll id-difetti ta’ xulxin. Hobby nazzjonali huwa li niġġieldu bħall-aħwa, għax kif jgħidu bit-Taljan “fratelli coltelli”.
Imma x-xhieda tiegħek hija attwali għax aħna għandna bżonn niskopru dan l-għatx tal-unità bejnietna billi nitgħallmu nirrispettaw lil xulxin u nħobbu lil xulxin tassew. U inti għeditlna l-kelma wkoll tal-maħfra li mhix faċli, imma jekk aħna ma naslux biex ngħidu lil xulxin: “ħuti, aħfruli” u nisimgħu kif kien iħobb jgħid anke Dun Ġorġ Preca “il-paċi miegħek”, kull darba li nagħtu l-paċi lil xulxin, aħna ma nkunux nistgħu ngħixu verament b’mod rikonċiljat. U jekk aħna nitgħallmu anke bl-għajnuna tal-ispiritwalità tal-Moviment tal-Fokolari, li nwasslu l-għatx għall-unità f’kull qasam tas-soċjetà, allura aħna għandna futur garantit.
Questa è una parola anche importante per l’Europa. Come ha detto Lei: se noi tagliamo le radici dall’albero è finito, non ha piu linfa vitale. Noi vogliamo ascoltare anche la voce di Papa Francesco quando ha parlato ai Capri proprio poche settimane fa, chiedendo all’Europa di ricordare le radici, anche le radici della diversità, una radice che viene da tanti popoli.
Noi vogliamo dire grazie, ma vogliamo anche che rimaniamo uniti nella nella preghiera, non solo l’esperienza di Emmaus dove Gesù diventa compagno del nostro viaggio, perchè il nostro cuore possa continuare ad ardere ascoltando la sua voce e noi possiamo con umiltà ascoltare quel dolce rimprovero:“Ma quanto siete furbi di cuore e anche di testa? Proprio pigri a capire”. E questa forse è la lezione finale: di no aver paura della croce perché quello è dare la vita, non la croce in se, ma proprio perché una porta aperta alla gloria della prezenza del Signore.
Grazze di cuore, grazzi ħafna.
✠ Charles J. Scicluna
Arċisqof ta’ Malta -
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Photos: Curia Communications Office